lunedì 1 dicembre 2014

Focus on: Xavier Dolan

Jessica dopo i grandi blockbuster come Interstellar di Christopher Nolan e il futuro The Martian di Ridley Scott, ha deciso di tornare ai piccoli grandi film, affidandosi ad uno dei giovani registi contemporanei più interessanti : Xavier Dolan. Nelle nostre sale dal 4 dicembre con Mommy, chi è il giovane enfant prodige canadese, che si è ritagliato il suo spazio nel mondo del cinema con passione e dedizione? Ve lo raccontiamo in questo focus, tutto dedicato alla prossima, da noi attesa con trepidazione, collaborazione di Jessica.



Si intitolerà The Death And Life Of John F. Donovan e sarà il prossimo e sesto lungometraggio di Xavier Dolan, che, questa volta, ha deciso di inserire un nuovo elemento, lui che lavora (quasi) sempre con gli stessi attori: Jessica Chastain.

"Ho già scritto uno dei miei due prossimi film, che verrà girato negli Stati Uniti. Si chiamerà The death and life of John F. Donovan, i protagonisti saranno eroi maschili mentre la storia girerà intorno ad una star americana che vive le tribolazioni della celebrità. Parlerò ovviamente anche delle madri, e di come queste possano gestire un problema che invade pericolosamente la vita private. Ci sarà anche Jessica Chastain nel ruolo di una redattrice demoniaca, e pensiamo di tingerla di rosso! (ride)."  (da Vertigo24)


Un ruolo non da protagonista, sicuramente, ma Dolan ha classe da vendere e nessuno come lui sa scrivere i personaggi femminili. Classe 1989, lo ha, infatti dimostrato in questi anni attraverso opere intense, introspettive, che scavano nell'animo dei personaggi sia che essi siano protagonisti che secondari. Il giovane regista, originario del Quebec, non ha mai studiato regia o recitazione, ha abbandonato gli studi a 17 anni ed è cresciuto circondato da donne, motivo per cui sa così bene relazionarsi e descrivere l'universo femminile. Dolan ha fatto un po' come Quentin Tarantino, ha imparato la sua arte guardando quella degli altri, amando come solo un cinefilo sa fare la settima arte, grazie anche ad un'amica sceneggiatrice e a suo padre che gli han fatto conoscere pellicole come Happy Together di Wong Kar-wai o Lezioni di Piano di Jane Campion.

"Per quanto posso ricordare, Lezioni di Piano è stato il primo di tanti film che hanno definito cio' che sono - ha dichiarato Dolan durante la premiazione del Festival di Cannes, dove grazie a Mommy si è aggiudicato il premio della Giuria - Pochi hanno cambiato la mia vita come Lezioni di Piano che mi ha fatto venire voglia di scrivere ruoli per le donne, donne bellissime con anima, volontà e forza. Mai vittime, mai oggetti".


Il suo debutto è avvenuto proprio a Cannes, dove, a soli 19 anni, si porta a casa il Premio Art Cinéma, il Premio SACD e il Premio Regards Jeunes, grazie all'autobiografico J'ai tué ma mère. Ma è con il sorprendente Les amours imaginaires, premiato sempre a Cannes nel 2010 nella sezione Un Certain Regard, che il talento di Dolan esplode: nella sceneggiatura, nei colori, negli elementi diegetici quanto in quelli extra diegetici, è forma, sentimento, controllo del mezzo ed emozione. 

Da qui Dolan non si è più fermato grazie anche all'intenso Laurence Anyways e Tom à la ferme, presentato al 70esimo Festival di Venezia, fino ad arrivare a Mommy e al film che nel 2016 vedrà anche Jessica nel cast. Una pellicola, anche questa, che avrà qualcosa di autobiografico concentrandosi sul mondo delle celebrità dal punto di vista di un attore ed uno scambio epistolare con un bambino di 11 anni. Dovete sapere, infatti, che più o meno a quell'età Xavier inviò una lettera da fans a Leonardo DiCaprio.

Il talento del giovane 25enne comunque, non si ferma solo alla recitazione o alla regia, ma si spinge fino al doppiaggio. E' infatti la voce ufficiale francese di Ron Weasley nella saga di Harry Potter, di Jacob in quella di Twilight e di Peeta in Hunger Games, ha doppiato Pi in Vita di Pi di Ang Lee, Stan in South Park e Aaron Johnson in Kick-Ass.

Xavier Dolan non è solo un bravissimo artista è anche una persona intelligente che sa di poter essere il portavoce di una generazione intera, quella impaurita dal futuro, che si sente soffocare dalle mancate opportunità, una generazione a cui i sogni sono stretti; a loro ha dedicato le sue parole, sempre durante l'ultimo Festival di Cannes.

"Vorrei solo dirvi che, nonostante le persone abbiano il diritto di avere i propri gusti e non vi accetteranno per quello che fate o per quello che siete, tenetevi saldi ai vostri sogni, perché assieme possiamo cambiare il mondo, e il mondo ha bisogno di essere cambiato. Toccare le persone nel profondo, farle piangere, farle ridere, può cambiare le loro menti. E cambiare le menti, cambia le esistenze lentamente. E cambiare le esistenze significa cambiare il mondo. Non solo i politici e gli scienziati possono cambiarlo, anche gli artisti possono. Lo fanno da sempre. Non ci sono limiti alle nostre ambizioni, tranne per quelli che ci creiamo da soli e quelli che le persone creano per noi. In sintesi, credo che qualunque cosa sia possibile per coloro che sognano, osano, lavorano e non mollano mai"



articolo di Sara


Nessun commento:

Posta un commento