giovedì 22 gennaio 2015

The Disappearance of Eleanor Rigby: Him (recensione)

Trama.  Due film gemelli, i due volti della stessa storia, quella della fine del matrimonio tra la laureanda in psicologia Eleanor e il ristoratore Conor, narrati dai punti di vista dei protagonisti in due film distinti, Him e Her. Versione integrale del film rimontato, accorciato e presentato anche con il titolo Them. In Him si segue la storia di Conor, che, lasciato da Eleanor, cerca aiuto nell’amico Stuart, chef del ristorante in cui lavora, e nel padre, per capire cosa sarà della sua vita.
 
 

 
 




Recensione di Fabio

Anche se le due versioni che costituiscono il dittico ideato da Ned Benson (poi diventato in qualche modo un trittico con la fusione nella versione intitolata Them) si possono guardare in fondo senza un ordine prestabilito, anche come film a se stanti, la visione complessiva ideale dovrebbe partire dalla versione Him, come suggerito dalla stessa programmazione nei festival (in Italia all'ultimo Torino Film Festival). Questo perché il film incentrato sul personaggio di Conor, interpreato da James McAvoy, offre qualche squarcio maggiore sul prima, mentre la parte concentrata su Eleanor parte con il tentativo di suicidio del personaggio femminile a cui Jessica Chastain dà anima e corpo, pur inserendo nel corso della visione dei flashback importanti nel mettere insieme i pezzi della storia.
 
 
Una storia d'amore che dal punto di vista della forza dell'innamoramento è raccontata in pratica in sole due, grandi scene (una in un ristorante e una in un'auto). La felicità toccata con un dito che ormai è un ricordo, lontano, sempre più sfumato, come il viso del frutto di questo amore che Eleanor non riesce più a ricordare. C'è spazio solo per il dolore, la disperazione.

Una sofferenza celata eppure così evidente, perché così "cinematograficamente tangibile", forte da spezzare il cuore dello spettatore. E di cuore ce n'è solo uno, lo dice Conor. Una volta spezzato non si possono mettere insieme i frammenti. Ci prova con tutte le sue forze a medicare la ferita sua e dell'amata Eleanor il personaggio gestito benissimo da James McAvoy. Il suo dolore è ancora più trattenuto di quello della moglie che sceglie di "scomparire". Perché vuole salvarla, salvare la loro vita di coppia. Ci prova Conor, Eleanor è la sua unica ancora di salvataggio in una vita che sta sprofondando anche dal punto di vista lavorativo.

Il rapporto con il padre, interpretato dall'ottimo Ciarán Hinds, è l'altra faccia di questo Him così come la versione Her indugia sul rapporto di Eleanor con la sua famiglia, la dolce sorella che hai il volto della cara amica dell'attrice, Jess Weixler, il padre, William Hurt, e la madre, Isabelle Huppert. Oltre che con l'insegnante interpretata da Viola Davis.  Questa la principale differenza delle due versioni, dei due punti di vista ideati da Benson, che conservano per forza di cose le stesse scene madri. Scene che riviste non perdono di forza. Perché pulsano di vita, di vita vera.

 
 
 
 

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